40 e non vederli

40 e non vederli. Reportage nelle periferie di Avellino a 40 anni dal sisma del 23 novembre 1980. Di Luca Daniele, fotografo freelance, e Antonello Plati, giornalista de Il Mattino. Oltre al degrado, gli abitanti dell’aree suburbane di Avellino hanno un’altra cosa in comune: la rassegnazione. Questo raccontano le 40 foto scattate nei prefabbricati pesanti di Avellino dove a 40 anni dal terremoto vivono ancora migliaia di persone.

Fragmenta 2021

Un anno difficile da raccontare, con poche occasioni di spostamento, poca vita, e un sentimento di forte indecisione mi ha portato alla scelta di un titolo per me emblematico. Fragmenta (frammenti) è il risultato di una ricerca di quel che rimane…un’analisi attenta di un bisogno profondo di vita vissuta, di incontri, di una piccola esperienza da ricordare, di uno scambio di sguardi a viso scoperto, dove un sorriso o una smorfia ti lascia un’emozione.

Per chi è interessato, può prenotarlo direttamente a me, e avrò piacere a consegnarlo di persona o spedirlo. Rinnovate le due versioni, una da tavolo e un’altra da parete.

Le copie non sono tante, ma chi lo sceglierà non resterà deluso dal mio sguardo attento.

Il Mattino, Martedì 29 dicembre 2020

COLLECTIO / storia di un calendario

E’ iniziato ufficialmente ieri il viaggio di COLLECTIO, il calendario 2020 e della mostra itinerante che ancora per qualche giorno resterà a Benevento presso la Libreria Masone Alisei, dove potrete trovare alcune copie del calendario.

Resta inteso che chi è interessato può prenotarlo direttamente a me, e dove possibile, mi farà piacere consegnarlo di persona. Quest’anno ci sono due versioni, una da tavolo e un’altra da parete.

Prenotate perchè le copie non sono tante, inoltre presto avremo le prossime tappe della mostra e nuovi incontri interessanti per approfondire il senso di questo progetto.

altre strade

Senza titolo, Gesualdo 2018

È da un pò che volevo dar spazio a dei pensieri che affollano la mia testa e in particolare mi capita di osservare i distacchi naturali o meno che accadono tra le persone.

A volte accadono senza nemmeno accorgersene, e senza nessun motivo o causa che abbia portato all’ inizio di questo processo inarrestabile. Altre volte ci sono accadimenti forieri di grandi turbamenti almeno per una delle controparti.

In ogni caso, sarebbe sano, se non lo si è fatto prima o non se ne è sentito il bisogno, di non parlarne più, di guardare avanti e lasciar andare ciò che probabilmente non apparterrà più alla tua cerchia di amicizie o conoscenze.

Non è un dramma.

Perchè se lo fosse, saremmo presi da angoscia, ci strapperemmo i capelli pur di riconquistare qualcosa di prezioso. Beh, se non ci capita di essere invasi da un dolore lacerante, evidentemente non era una pietra rara quella andata sul fondo del mare.

Anzi, a volte capita anche di sentire che quella piccola zavorra che ci si portava appresso, ha definitivamente mollato la presa e ne traiamo grosso giovamento.

Perchè a volte vogliamo credere a qualcosa non vedendo quel che non va, vogliamo a tutti i costi portare avanti un rapporto, anche quando non è indispensabile, quando non aiuta la propria crescita, il proprio evolvere. 

Pensateci bene, guardate con distacco il rapporto che avete perso, quello che probabilmente sapevate già dall’inizio non potesse essere fondamentale per il vostro percorso su questa terra; osservatelo attentamente, analizzatelo senza trovare alibi. Vi renderete conto che è meglio andar per la propria strada e non attaccarsi inutilmente a quella persona che pensate abbia sbagliato; piuttosto, vi renderete conto che ha fatto il passo giusto prima di voi.